Introduzione

Una sana e variata alimentazione è alla base dello stato di buona salute dei nostri amici alati.

Molte patologie si possono evitare apportando una alimentazione variata e ricca e soprattutto adeguata alle varie fasi della vita dei nostri amici, quali l’accrescimento, la riproduzione, la muta e i periodi di riposo, nonché quei periodi legati alle varie stagioni e le loro temperature.

Infatti in natura si cibano di sementi, bacche, germogli, frutta , fiori di svariate qualità di piante, ma anche larve ed insetti e ovviamente ciò che trovano a seconda delle stagioni; ma noi, che alleviamo agapornis non da tantissimo tempo, non possiamo creare un corrispettivo con quello per alimentarli, ma dobbiamo cercare di egualiare il loro fabbisogno per quanto riguarda vitamine, proteine e sali minerali.

Una buona miscela di semi con poco girasole ( che può essere dato nel periodo della riproduzione e quando ci sono basse temperature), il pastoncino ricco di vitamine, proteine, sali minerali e probiotici da fornire prima della riproduzione e durante lo sviluppo dei pulli, cereali e legumi cotti, semi germinati, abbondante frutta e verdura nonché svariate erbe prative e l’aggiunta di un buon estruso, senza dimenticare l’apporto di calcio dato dall’osso di seppia e il mattoncino dei sali minerali, è quello che ci vuole per mantenere in buona salute i nostri amici pennuti per proteggere il loro sistema immunitario senza dover ricorrere all’aggiunta di integratori.

L’acqua del rubinetto andrebbe bene se non contenesse eccessivi additivi, vivendo io in una zona dove si è riscontrato un eccesso di alluminio e arsenico nell’acqua, ho istallato un depuratore e fornisco l’acqua aggiungendo nei beverini qualche goccia di aceto di mele o di limone o un pizzico di acido citrico.

Assolutamente da non dare in quanto altamente tossici: avocado, cioccolata, the, caffè, prezzemolo, alcool, noccioli di albicocche, ciliegie, prugne, pesche.

Quando un pappagallino arriva a casa nostra provenendo da un altro allevamento bisogna informarsi a quale dieta era abituato, perché il cambiamento non deve mai essere improvviso, ma gradualmente bisogna sostituire i vari alimenti che si reputano inadatti .

Un’alimentazione corretta è variata, non ha bisogno di aggiunta di vitamine a meno che non ci siano problemi di cattiva assimilazione appurata dal medico veterinario.