Pericoli
Ritengo che le sole e vere esperienze siano le proprie, ma a volte un suggerimento, un racconto di una brutta avventura, una disgrazia, possa forse evitare o prevenire che un altro possa ripeterla. Citerò alcune esperienze sia mie sia di altri, avventure che spero non si debbano ripetere.
FUGHE
La gioia e la sicurezza dell'attaccamento verso di noi che ci da' un agapornis allevato a mano, a volte ci fa ritenere che il nostro amico pennuto non possa mai allontanarsi dal suo ambiente, ma gli uccelli hanno le ali e una finestra aperta può indurre il temerario ad allontanarsi , capita che ritorni, ma un rumore improvviso, un temporale, un cane o gatto o una cornacchia nelle vicinanze, lo spaventi e non riesca più a ritrovare la via di casa, troppe volte ho sentito raccontare di queste avventure.
Se il nostro inseparabile si trova nelle vicinanze, un retino con il manico lungo potrebbe servire per riacciuffare il fuggiasco, altrimenti può essere utile mettere una gabbietta con il compagno che faccia da richiamo, tutelando il compagno con un divisorio perché non scappi anch'esso e lasciando uno sportello aperto dall'altro lato della gabbia (dove avremo messo del cibo e dell'acqua) ; a mali estremi, estremi rimedi come quello, avvistato l'uccellino, di prendere un tubo dell'acqua e bagnarlo in modo che, con le ali appesantite dall'acqua, non possa sollevarsi e volare nuovamente lontano.
ALTRI PERICOLI
Oltre al problema delle fughe, i nostri amici, se inesperti, possono andare a sbattere contro vetri, finestre (all'inizio sarà opportuno ci siano delle tende , in seguito il nostro amico imparerà a riconoscere la trasparenza del vetro) specchi, porte, riportando traumi anche irreversibili se non la morte stessa.
Mi sono stati riportati episodi veramente terribili avvenuti per distrazioni, come vasche da bagno, water, pentole ecc. che sono state causa di annegamento per i nostri amici pappagallini.
Un conoscente mi ha raccontato che una sera, tornando da una serata con gli amici, stanco si è lasciato andare sulla sua poltrona, purtroppo aveva dimenticato che il suo piccolo roseicollis era rimasto fuori dalla gabbia, il piccolo stava appoggiato sulla poltrona stessa e purtroppo per lui, è rimasto schiacciato, non c'è stato niente da fare, è morto soffocato.
Mi dispiace trattare questi argomenti, ma voglio solo condividere le preoccupazioni per i rischi che possono correre gli uccellini lasciati troppo tempo fuori delle gabbie. E' bello vederli volare, salirci sulle spalle, sulla testa, prendere il cibo dalle nostre mani, seguirci in ogni nostro spostamento, ma la raccomandazione è farlo con estrema attenzione.
Importante controllare che non si avvicinino e rosicchino fili elettrici, piante tossiche (molte sono quelle d'appartamento come ficus, dieffenbachia, ecc.).
I miei amici pennuti convivono con cani, gatti ma sto molto attenta a non lasciare le gabbie aperte, troppi episodi mi sono stati raccontati di brutte avventure dovute al contatto diretto con le altre specie di animali. Il pappagallo è un predato e ha sempre la peggio.
Anche la convivenza con pappagalli di altre specie e altre età dovrebbero essere valutata con attenzione, i pulli sono generalmente meno aggressivi di quelli più grandicelli e si potrebbe assistere a una sorta di bullismo con aggressioni pericolose da parte dei più grandi, non solo, si può dover tempestivamente allontanare i più deboli, resi ancor di più tali per impedimento di accesso alle vaschette del cibo.
C'è chi dice che è non è giusto relegare i pappagalli in gabbia confrontando la loro vita con quella che hanno i loro simili in natura, ma i nostri amici alati, nati e cresciuti nelle nostre case, nei nostri allevamenti, non considerano la gabbia come una prigione, ma la loro casa, dove trovano il cibo più idoneo, i giochi, la compagna, la tranquillità nel luogo dove riposare.
Il locale meno appropriato per la sistemazione delle gabbie è la cucina; i vapori, i fumi di certe verdure tipo i peperoni, teglie e padelle, forni autopulenti, ferri da stiro con relative fodere per tavoli da stiro, rivestiti di Teflon sono altamente tossici per i pappagalli e ne causano il decesso con notevoli sofferenze. Il Teflon è inodoro, emette esalazioni non appena viene riscaldato.
Bisogna prestare attenzione anche ad alcuni oggetti presenti nelle gabbie, giochi che rosicchiati dai nostri amici, possono contenere zinco o piombo che intossicano causando seri problemi fino al decesso.
A proposito dei giochi per i nostri pappagalli, è opportuno controllare spesso il loro stato, anche quelli fatti di corda e fili, perché si potrebbero attorcigliare alle ali o alle zampette, bloccandone la circolazione fino all'eventuale cancrena e perdita di dita o zampa.
Anche degli spuntoni di ganci, molle degli sportellini possono causare incidenti, una volta un mio novello rimase impigliato con l'anello in un gancetto di metallo, rimase tutta la notte a testa in giù e mi morì fra le mani la mattina dopo.
Nella gabbia possono essere ubicati oggetti metallici pericolosi per i nostri pappagalli, come parti zincate che possono essere ingerite provocando avvelenamento, ecco perché è bene fornirsi di apposite mollette di plastica per inserire le verdure e la frutta che, per contro, se infilata tra le sbarre della gabbia, al contatto con il metallo, può sciogliere la zincatura sprigionando sostanze tossiche.
Attenzione il piombo è una sostanza pericolosa se ingerita, si può trovare in parti metalliche di giochi, nei moschettoni, ma non è detto che i pappagalli debbano comunque rosicchiarli, ma sarebbe meglio fornire attrezzature e giochi di legno, pelle, corda (ovviamente non trattati chimicamente).
Bisogna fare molta attenzione a fornire rametti di diversi tipi di piante che sono tossiche e addirittura velenose se ingerite dai nostri amici agapornis, quindi evitare di fornire legnetti da piante da frutto come ciliegio,albicocco, prugno, pesco , e anche molte piante da appartamento come croton,dieffenbachia, euforbia, acacia, filodendro,lupino, mughetto, rododendro, croton, clematide,tabacco, digitale, vite del Canada, estremamente velenoso l'avocado, il prezzemolo.
- Acero rubrum
- Albero frecce velenose
- Ippocastano
- Fico
- Fico (appartamento)
- rampicante,beniamina,elstica
- Agrifoglio
- Ginepro
- Oleandro selvatico
- Avocado
- Filadelfo
- Fitolacca
- Robinia*
- Tasso (albero della morte
- Acacia
- Aralia
- Betulla
- Nocciolo
- Caco
- Eucalipto
- Faggio
- Frassino
- Larice
- Magnolia
- Melo
- Nothofagus (faggio)
- Olivo o Ulivo 2
- Abete rosso
- Pino
- Pioppo
- Quercia
- Salice
- Schefflera
- Olmo
Gli agapornis portano nel nido rametti, carta, fili, tutto ciò che pensano possa servire per rendere ben sicuro il posto dove deporre le uova e in seguito allevare i piccoli, ma taluni inseparabili rosicchiano i bordi del foro di entrata o il fondo del nido come fanno i pappagallini ondulati ; mi è capitato di salvare in extremis 6 uova di personatus che stavano per precipitare dal buco scavato dai riproduttori e questo sarebbe potuto accadere in seguito con i pulli appena nati. Ovviamente ho sostituito immediatamente il nido.